Capo Nord, meta considerata mitica da tutti i viaggiatori. Un posto raggiunto ormai con tutti i mezzi: in bicicletta in solitaria, a piedi, in camper, in moto, in pullman da turisti Giapponesi. Ogni anno si mettono in viaggio centinaia di persone, più o meno organizzate, verso il Nord, attratti da questa leggenda, da questa sensazione di affrontare una “sfida a portata”. Forse proprio questa sfida non sfida ha ucciso un pò la poesia di questo viaggio. Tuttavia, anche noi siamo stati spinti a provarci. Per curiosità, voglia di scoprire altri paesaggi e forse anche dal fatto di considerare questa meta come la “Mecca” dei viaggiatori: almeno una volta nella vita. Prima della partenza ci troviamo a studiare l’itinerario, le cose da vedere, i giorni, le tappe e a fare il tagliando alla “Poderosa” fino a che ci cade l’occhio su un particolare: veniamo inspiegabilmente attratti da una penisola accanto all’isola di Magerøya (isola dove si trova Capo Nord). La penisola in questione è Nordkinn, dove si trova il punto più a Nord continentale d’Europa. Ci sono pochissime informazioni su questo posto, difficilmente raggiungibile in un viaggio del genere se non pianificato prima della partenza. Essendo ancora nei preparativi cerchiamo tutte le info possibili su quanto valga la pena arrivare fino a lì. Via terra, passando da Nordkinn e andando verso Capo Nord è una deviazione di oltre 300 km di impervie strade Norvegesi. E’ il punto più a Nord continentale peraltro semi-sconosciuto al turismo di massa; forse è questo che ci attrae così tanto. Al momento della partenza non sapevamo cosa avremmo trovato in quelle strade, solo l’immaginazione ci poteva portare in un posto di cui non esiste quasi notizia. Ma cosa ci ha spinto fino a lassù? Perché rischiare di “perdere” un giorno di viaggio per andare dalla parte opposta di tutti gli altri? Cocciutaggine? Voglia di sentirsi in qualche modo “diversi”? Forse è semplicemente la motivazione che spinge qualsiasi viaggiatore, la curiosità. Curiosità di fare una piccola scoperta durante un itinerario ampiamente “collaudato”. Esplorare delle terre dove poter sentire sulla pelle quella sensazione indefinibile che si identifica come “viaggio a Capo Nord”. Il momento forse più bello di tutto il nostro viaggio è stata, appunto, la scelta. Questo bivio per Nordkinn. Un bivio, stradale certamente, ma anche una scelta di andare verso quest’ultimo lembo di terra. La sensazione di lasciarci alle spalle il cartello “Nordkapp” penso che sia indescrivibile. Da subito il paesaggio si fa sempre più desertico e il vento fresco sul viso ti fa sentire parte di questo incredibile spettacolo che offre la natura. Una natura selvaggia, quasi prepotente per quanto si impone su tutto il resto. Montagne rocciose e brulle che si tuffano nei fiordi. Attraversando un passo a 600 metri d’altezza ti sembra quasi di essere sulle nostre alpi a 2000 mt. La strada si srotola sempre più tortuosa, stretta, davanti alle nostre ruote e, solo noi, siamo protagonisti di tutto questo, immersi nel nulla. Le piogge dei giorni passati ci regalano splendide cascate al nostro passaggio. Ogni tanto qualche renna attraversa spaventata la strada disturbata dalla nostra presenza. La prima cosa che ti colpisce è quanto, da queste parti, il cielo sia estremamente ampio. Dopo quasi quattromila km, in questi momenti, inizi a renderti conto di quanto sia stata giusta questa deviazione. Dopo un “passaggio” ai piedi di questo ultimo lembo di terra si distende sotto i nostri occhi una meraviglia della natura. La tanto agognata e sognata penisola di Nordkinn. La strada costeggia il mare aperto. Alla nostra sinistra incontriamo meravigliose spiagge e scogliere mentre la nostra bussola punta sempre più a Nord. Prima dell’arrivo a Mehamn (uno dei pochi paesi presenti) la natura ci offre un paesaggio lunare e ventoso attraversando in diagonale Nordkinn. La discesa verso questo paesino, rosso e bianco che abbraccia un piccolo porto, ci regala un fantastico colpo d’occhio sul mare e la mente vola lontano, sempre più a Nord, cercando di focalizzare che dove finisce la linea dell’orizzonte ci possa davvero essere il Polo Nord. Il nostro viaggio prosegue verso la nostra vera meta. Il paesino di Gamvik, ultimo paese di Norkinn, e il faro di Slettnes. Il faro più a nord del mondo. I 20 km che ci portano verso quest’ultimo paese ci regalano passaggi occupati da interi branchi di renne, prati verdi, piccoli laghetti e, in qualche angolo, all’ombra, la neve dell’ultimo inverno. Gamvik è forse ancora più piccolo di Mehamn e, una strada sterrata ancor più piccola, ci porta 4 km a Nord al faro si Slettnes. Questo è stato il nostro Capo Nord. La soddisfazione di arrivare con la nostra moto e le nostre forze in questo posto. Lo sguardo, inevitabilmente, volge a Ovest verso Capo Nord ma, la tranquillità, la pace e la bellezza di Nordkinn ci fanno capire di aver fatto la scelta giusta. Ci fanno capire che seguire il proprio istinto è ancora la cosa giusta da fare, che il vero turista è la persona che è curiosa di scoprire, esplorare e commuoversi come un bambino quando un emozione ti prende allo stomaco. Fai fatica a descriverla perché il modo che ti viene più naturale è sorridere. Ai piedi del faro di Slettnes, ti ritrovi a distogliere lo sguardo da Ovest e guardando verso Nord, chiudere gli occhi, assaporare il vento sul viso e farti scappare un sorrisino. A quel punto sei certo di aver fatto la scelta giusta, di essere riuscito a trovare una chiave di lettura diversa di questo viaggio o, forse, sei semplicemente riuscito a trovare quello che cercavi e che ti ha spinto ad arrivare fino a qui. Hai ritrovato te stesso. Con questa meravigliosa felicità da bambini nel cuore ci imbarchiamo nella notte da Mehamn verso Honningsvag. La notte passata nel mare del Nord costeggiando le punte più estreme della Norvegia, questo “tramonto non tramonto” e questa “alba non alba”, consolida la nostra sensazione di aver scoperto un itinerario nuovo e aver ritrovato emozioni che credevamo perdute. Ci ritroviamo la sera successiva a Capo Nord sotto il glorioso mappamondo ma, nel profondo del nostro cuore, ci viene ancora da sorridere perché, pur in tutto lo splendore dell’isola di Magerøya, guardiamo verso Est chiudendo gli occhi e andando, con l’immaginazione, verso il nostro, solitario, unico e selvaggio “Capo Nord”. Dopo l'esperienza nel profondo Nord incominciamo la nostra discesa lungo la costa Norvegese in compagnia di una fastidiosa pioggia che ci avrebbe accompagnato per gran parte del nostro viaggio. L'obbiettivo di raggiungere Tromso in giornata si fa davvero impegnativo e ci "costringe" a fermarci a 200 km dalla città. Il giorno dopo ci aspetta il traghetto che ci porterà sulle isole Lofoten dove, fortunamente, il maltempo ci darà una tregua. Queste isole sono una meraviglia della Natura e ci ricordano molto i paesaggi intorno a Capo Nord e a Nordkinn. Ci rendiamo conto di come, tante persone incontrate durante il nostro viaggio, ci dicevano: "è l'ennesima volta che veniamo in Norvegia verso Capo Nord ma, arrivati alle Lofoten, decidiamo che questo è il nostro punto di arrivo". Lasciandoci alle spalle le splendide isole riprendiamo la discesa e il maltempo ci avvolge nuovamente. La lunghissima costa Norvegese sotto l'acqua non ci da tregua fino a Copenhagen dove noleggiamo due biciclette per girare la città. Il nostro viaggio proseguirà poi alla volta della Normandia e, con sosta a Parigi, alla volta di casa.
ITINERARIO DETTAGLIATO CON PUNTI GPS:
1° tappa 26.07.2007:
Como (Lat: N 45 48.641 Long: E 9 05.228) – Monaco di Baviera (Lat: N 48 06.060 Long: E 11 32.790)
Sosta al Campeggio di Talkirchen nelle vicinanze dello ZOO.
2° tappa 27.07.2007:
Monaco di Baviera – Nienhagen (Lat: N 54 00.444 Long: E 11 47.941)
sosta in Agriturismo
3° tappa 28.07.2007:
Traghetto Rostock (Lat: N 54 04.738 Long: E 12 07.947) – Trelleborg (Lat: N 55 22.800 Long: E 13 09.000)
Imbarco alle 21.30 e arrivo alle 6.30 del mattino
4° tappa 29.07.2007:
Trelleborg – Stoccolma (Lat: N 59 19.258 Long: E 18 02.959)
Sosta su una Barca-Ostello
5° tappa 30.07.2007:
Stoccolma (Lat: N 59 17.752 Long: E 17 55.339)
Sosta in Campeggio (bungalow)
6° tappa 31.07.2007:
Stoccolma – Umea (Lat: N 63 50.686 Long: E 20 20.596)
Sosta in Campeggio (bungalow)
7° tappa 1.08.2007:
Umea – Rovaniemi (Lat: N 66 30.090 Long: E 25 43.804)
Albergo City Hotel di Rovaniemi
8° tappa 2.08.2007:
Rovaniemi – Inari (Lat: N 68 54.368 Long: E 27 01.670)
Sosta in Campeggio (Tenda)
9° tappa 3.08.2007:
Inari – Mehamn (Lat: N 71 02.331 Long: E 27 51.155)
Penisola di Nordkinn
Gamvik (Lat: N 71 03.627 Long: E 28 14.957)
Faro di Slettness
Aspettiamo il traghetto nell’Ostello di Mehamn
Traghetto in nottata per Honningsvag da Mehamn, partenza ore 1.15 di notte
10° tappa 4.08.2007:
Arrivo ad Honningsvag alle 6.30 del mattino (Lat: N 70 58.891 Long: E 25 58.485)
Capo Nord
Notte in Campeggio (Tenda)
11° tappa 5.08.2007:
Honningsvag – Storslett (Lat: N 69 46.119 Long: E 21 01.484)
Tappa di passaggio
Notte in Campeggio (Bungalow)
12° tappa 6.08.2007:
Storslett – Tromso (Lat: N 69 39.062 Long: E 18 57.344)
Visita della città e cena.
Ci imbarchiamo sull’Hurtigruten alle 1.30 per le Lofoten, arrivo previsto alle 13.00 del giorno successivo.
13° tappa 7.08.2007:
Sortland (Lat: N 68 41.746 Long: E 15 24.782)
Sosta in Campeggio consigliato (Tenda) (Lat: N 68 20.110 Long: E 14 29.855)
14° tappa 8.08.2007:
Giro delle isole Lofoten lungo la E10
Sosta a Henningsvaer consigliata (Lat: N 68 09.221 Long: E 14 12.087)
Sosta al Museo Vichingo (Lat: N 68 14.396 Long: E 13 46.642)
Cena a Reine
Traghetto alle 20.30 circa Moskenes – Bodo
Sosta in Campeggio a Bodo (Lat: N 67 17.160 Long: E 14 24.004)
15° tappa 9.08.2007:
Bodo – Mo I Rana Camping (Lat: N 66 13.988 Long: E 13 53.312)
Sosta in Campeggio consigliato (Bungalow)
16° tappa 10.08.2007:
Mo I Rana Camping – Trondheim (Lat: N 63 25.860 Long: E 10 23.525)
Sosta in Campeggio (tenda) poco fuori Trondheim
17° tappa 11.08.2007:
Trondheim – Alesund (Lat: N 62 28.289 Long: E 6 10.463)
Sosta in Campeggio (tenda)
18° tappa 12.08.2007:
Alesund – Oslo (Lat: N 59 54.600 Long: E 10 45.000)
Sosta in Campeggio (Bungalow)
19° tappa 13.08.2007:
Oslo – Copenhagen (Lat: N 55 40.158 Long: E 12 33.390)
Sosta a Goteborg e traghetto Helsinborg-Helsingor
Pernottamento in albergo
20° tappa 14.08.2007:
Copenhagen (Lat: N 55 40.158 Long: E 12 33.390)
visita della città in bicicletta
Pernottamento in albergo
21° tappa 15.08.2007:
Copenhagen – Amburgo (Lat: N 53 33.201 Long: E 9 59.547)
Pernottamento all’Holiday Inn di Amburgo.
Visita all’Hamburger Dom in serata (parco dei divertimenti)